domenica 20 marzo 2016

COMUNICATO DELLA CUB PIEMONTE di risposta a Matteo Renzi sullo sciopero del 18 marzo

Di fronte allo sciopero del sindacalismo di base del 18 marzo indetto da CUB, SI Cobas, SGB ed USI AIT, ci si potrebbe limitare a dire che Matteo Renzi ha perso una buona occasione per tacere visto che il governo da lui presieduto non è certo disposto ad un confronto serio sulla piattaforma sulla quale è stato indetto lo sciopero e si sono svolte le manifestazioni.

In realtà è chiaro che, nascondendo il fatto che vi è stata, e che proseguirà, una mobilitazione contro le politiche di guerra, per le libertà sindacali e sociali, per la difesa dei diritti, del salario, del welfare, Matteo Renzi ripropone la minaccia, laddove padronato e sindacati istituzionali non provvederanno a ridurre ulteriormente le libertà sindacali, di provvedere direttamente, imponendo una stretta rispetto all'esercizio del diritto di sciopero.
Le alternative che questo signore propone sono chiare, o provvedono CGIL CISL UIL, che in cambio ricevono robusti finanziamenti da governo e padronato, a impedire il conflitto fra lavoratori e padronato o provvederà direttamente lo stesso governo.
La Confederazione Unitaria di Base che, assieme agli altri sindacati promotori dello sciopero, si oppone con determinazione e coerenza al sistema corporativo che padronato e governo intendono imporre e che non ha firmato gli accordi in questo senso fra CGIL CISL UIL e Confindustria, non intendere certo cedere di fronte a questo ricatto e manterrà alta la mobilitazione per il salario, i diritti, i servizi sociali, le libertà sociali e sindacali e contro la guerra esterna che devasta territori e massacra popolazioni e la guerra interna che distrugge diritti, libertà, retribuzioni.

Difendere la libertà ovunque!


Confederazione Unitaria di Base

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