I
lavoratori della Logistica e Autotrasporto del Si Cobas-ADL Cobas hanno indetto
due giornate di sciopero per il 29-30 ottobre per conquistare il loro Contratto
Nazionale di Lavoro, contro l'aziendalizzazione dello stesso voluta da
Confindustria, d'accordo col governo Renzi. Togliere il Contratto Nazionale per
sostituirlo con salario legato alla produttività aziendale vorrebbe dire
infatti dividere i lavoratori da azienda ad azienda, escludendo tra l'altro
quella maggioranza di essi che lavorano nelle piccole imprese. La Piattaforma,
approvata dai lavoratori in assemblea, prevede aumenti del 5% del salario,
riduzione d'orario a 37,5 settimanali a parità di salario, la generalizzazione
dell' indennità mensa ed altri miglioramenti normativi, in una categoria
schiavizzata da padroni, ditte appaltatrici, caporalato, collusioni di ogni
sorta. Con tale iniziativa SI Cobas-ADL Cobas dichiarano inoltre esplicitamente
l' opposizione al Jobs Act del governo, alla truffa dell' “Accordo di
Rappresentanza”, ad ogni tentativo di limitare il diritto di sciopero.
Le
due giornate di lotta sono particolarmente significative perché cadono in un
momento in cui, nonostante la scadenza di molti contratti pubblici e privati, i
sindacati di regime (CGIL-CISL-UIL) ben si guardano da prendere decise
iniziative in merito. Anzi firmano in sordina Contratti-capestro come quello
dei chimici... Significativo è anche il fatto che, nonostante il noto
atteggiamento delle Centrali Sindacali, lo sciopero abbia avuto il sostegno dei
Ferrovieri CUB Trasporti e CAT, a loro volta in agitazione nei giorni 23-24-25,
e per questo precettati dal governo!
Dal Molise e dalla Basilicata inoltre sono arrivati attestati di solidarietà da parte dell' opposizione interna alla CGIL “Il Sindacato è un' Altra Cosa”.
Dal Molise e dalla Basilicata inoltre sono arrivati attestati di solidarietà da parte dell' opposizione interna alla CGIL “Il Sindacato è un' Altra Cosa”.
A
loro volta i lavoratori della Logistica e Autotrasporti intendono esprimere
concretamente la loro vicinanza e la loro piena solidarietà alle lavoratrici ed
ai lavoratori della ITALCEMENTI, sottoposti ad una “riorganizzazione” aziendale
che vede la richiesta di ben 1.018 cassintegrati “straordinari” su un' organico
di 2.700 dipendenti del Gruppo in Italia. In nome della “crisi del cemento” si
sta aprendo uno smantellamento degli organici “ con arrostimento a fuoco lento”
(si parla di CIGS per i dipendenti bergamaschi fino a settembre 2017...) che
ricorda AHIME' la vicenda della INDESIT di Brembate Sopra. Con i Sindacati di
Regime a fare finte mobilitazioni, a trattare subito Ammortizzatori Sociali
(che proprio il Jobs Act tra l'altro demolisce), a chiede fantomatici “Piani
Industriali”, ad elemosinare qualcosa dalle “Istituzioni”...
Il
risultato, per la INDESIT, è stata la demolizione di ben 413 lavoratori.
-NON FACCIAMOCI ISOLARE E COLPIRE UNO ALLA VOLTA!
-L'UNICA
RISPOSTA DECENTE E VINCENTE PER I LAVORATORI E' COORDINARE ED UNIFICARE LE
LOTTE!
-PARTIAMO
DA QUESTA GIORNATA DI MOBILITAZIONE COMUNE PER ORGANIZZARCI AD DI LA' DELLE
APPARTENENZE SINDACALI
NO
AUSTERITY,
CHE RACCOGLIE LAVORATORI E DELEGATI SINDACALI DI OPPOSIZIONE ALLE POLITICHE
GOVERNATIVE E PADRONALI, STA COSTRUENDO INIZIATIVE E MOBILITAZIONI A LIVELLO
NAZIONALE SU QUESTI TEMI:
RICONQUISTA
DEI CONTRATTI NAZIONALI
-NO ALL'
ACCORDO INTERCONFEDERALE SULLA RAPPRESENTANZA
-NO ALLE
LIMITAZIONI DEL DIRITTO DI SCIOPERO
-CONTRO I
LICENZIAMENTI, RIDUZIONE D' ORARIO A PARITA' DI SALARIO E SALARIO MINIMO GARANTITO!
No Austerity Bergamo
www.coordinamentonoausterity.org
info@coordinamentonoausterity.org
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