VICENZA:
La Lotta Paga
Euro
100.000,00 a Mariana dal esercito Usa
Mariana, la
ragazza rumena di 29 anni, brutalmente
aggredita e seviziata a Vicenza quando era incinta al sesto mese di
gravidanza, da due paracadutisti dell’esercito degli Stati
Uniti, nella notte fra il 14 e il 15
luglio 2014 ( la notte che i mass media hanno chiamato la notte da “Arancia
Meccanica”) è stata risarcita per danno biologico dall’esercito statunitense
con una prima tranche di € 100.000,00.
Dopo aver
ricevuto questa prima somma, Mariana con il suo bambino, è ritornata, come
desiderava da tempo, al suo Paese, per raggiungere la sua famiglia ed il suo
primogenito.
Per Mariana,
a fianco della difesa legale, si era attivata una mobilitazione di solidarietà
partita soprattutto dal Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute di
Pordenone e dalle Donne in lotta di No Austerity Vicenza, donne che ben presto
erano riuscite a coinvolgere diverse
altre associazioni vicentine, oltre a numerose donne e uomini che hanno aderito
singolarmente.
Sit-in,
volantinaggi, raccolta firme, che hanno travalicato i confini cittadini e che
hanno impedito che il silenzio su questo grave e, purtroppo non isolato caso,
scendesse l’omertà.
Nessuna
somma di denaro, per quanto cospicua, potrà mai risarcire l’orribile esperienza
patita da Mariana e dal suo bambino, nondimeno è importante sottolineare come
l’azione legale di due donne, le avvocate di Mariana, la caparbietà di Mariana
nel cercare di ottenere giustizia e la sua fermezza durante gli interrogatori,
la solidarietà dei comitati cittadini che hanno contribuito a creare una rete
di appoggio nei confronti di Mariana e di riportare alla luce l’orrore della
guerra e della presenza di basi militari in città, sono stati tutti tasselli
importanti di un mosaico che ha portato a questa sentenza “storica”.
Donne
in lotta No Austerity Vicenza
www.coordinamentonoausterity.org
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