sabato 27 giugno 2015

Una legge per l’Endometriosi

Di Valentina de Paolis

Serve una legge per l’endometriosi. Nel precedente articolo endometriosi e sintomi, il male invisibile delle donne  vi ho parlato dell’Endometriosi, una patologia cronica ed invalidante che colpisce circa tre milioni di donne solo in Italia, oggi voglio approfondire l’argomento parlando di una battaglia che queste donne stanno portando avanti da molto tempo, quella per il riconoscimento dei propri diritti. Ad oggi purtroppo non esiste una legge Nazionale che tuteli le persone affette da questa patologia e per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni è stata lanciata una nuova petizione on-line per sostenere le donne in questa lotta. (Alla fine dell’articolo troverete il link per firmare la richiesta di una legge Nazionale indirizzata al Ministero della Salute e al Ministro Beatrice Lorenzin.)


Alcune Regioni si sono attivate indipendentemente, prima tra tutte il Friuli Venezia Giulia che ha approvato nel 2012  la legge  18/2012 “Disposizioni per la tutela delle donne affette da endometriosi. A seguire l’ottimo esempio con alcune proposte di legge; la Puglia, il Molise, la Sardegna, ed infine la Campania. Tutte queste leggi e le proposte  sono senza dubbio un primo importante passo in avanti e si prefiggono come obiettivi; La promozione e prevenzione della patologia per ottenere una diagnosi precoce, la promozione della conoscenza sugli effetti sociali nella vita delle donne, il riconoscimento dell’ associazionismo specifico, la creazione di un registro e osservatorio regionale dove raccogliere dati e statistiche al fine di  monitorare i casi, le azioni di diagnosi, le  cure,  la formazione medica ed infine l’istituzione di una giornata regionale dedicata all’endometriosi


Tutto questo non basta comunque, in quanto la situazione delle donne malate di Endometriosi si fa sempre più complessa e c’è l’impellente necessità di una legge Nazionale che tuteli tutte le donne, nessuna esclusa. Fin quando le Istituzioni non riconosceranno questa patologia come cronica ed invalidante le donne continueranno a perdere il posto di lavoro in quanto non giustificate per le assenze e non tutelate da alcuna legge che ne stabilisca le previsioni di orari e mansioni compatibili con il proprio stato di salute. I costi della malattia sono davvero elevati per comprendere quanto basta immaginare i seguenti aspetti: non esiste un codice di esenzione per patologia pertanto visite, esami e farmaci sono tutti a pagamento, non ci sono centri specializzati in tutte le città e moltissime donne per raggiungere il luogo di cura devono spostarsi di cinquecento chilometri o più con tutte le spese che questo comporta, la perdita di produttività lavorativa che si trasforma spesso in permessi non retribuiti o negati, la mancanza o la perdita di un impiego perché le donne non  hanno diritto all’accesso al collocamento mirato. Altri aspetti  rilevanti sono la mancanza di un registro nazionale della patologia che permetta di avere dati e statistiche reali sull’intero territorio e la scarsa presenza di centri muniti di equipe multidisciplinari, in quanto la patologia è così complessa e coinvolge organi così differenti da necessitare delle seguenti figure professionali : ginecologo, ecografista, radiologo, chirurgo intestinale, urologo, nutrizionista e psicologo.

Aiuta anche tu le donne con Endometriosi che si battono per i loro diritti, firma anche tu questa petizione 

https://www.change.org/p/ministro-beatrice-lorenzin-ministero-della-salute-gentilissimo-ministro-stiamo-ancora-aspettando-legge-nazionale-per-l-endometriosi-codice-di-esenzione-per-patologia-fascia-invalidante-che-consenta-il-collocamento-mirato-registro-nazionale-della-pato 

Nessun commento:

Posta un commento

Cara lettrice, caro lettore,

abbiamo deciso di porre alcuna restrizione ai commenti: chiunque può commentare come meglio ritiene, anche in forma anonima, i post di CUBlog. Tuttavia apprezziamo sia la buona educazione (anche nel dissenso più aspro) sia la vostra firma.

La Redazione di CUBlog