domenica 8 marzo 2015

Intervista del Coordinamento NO AUSTERITY a Diego Bossi, attivista del coordinamento Cub Pirelli, blogger e ideatore di CUBlog

1- Come nasce CUBlog? Come mai avete sentito la necessità di aprire una
"piazza virtuale degli iscritti CUB"?

Spulciando i verbali dei nostri direttivi si scopre che l’idea di un sito/blog/forum è datata settembre 2012, l’obbiettivo era ed è tuttora quello di connettere diverse realtà lavorative.
“La piazza virtuale” è sia titolo che linea editoriale: gli autori di CUBlog non sono soggetti ad alcuna limitazione se non al codice penale, il nostro non è un blog della CUB, né rappresenta le sue posizioni.  Per meglio comprendere cosa intendo è necessario immaginare una piazza, dove i nostri iscritti si ritrovano dopo il lavoro e si fanno due chiacchiere, quindi, qualsiasi argomento sia potenzialmente interessante per una platea di lavoratrici e lavoratori che si riconoscono nel nostro sindacato, è un buon argomento.

2- Cercate di trasmettere un qualche tipo di messaggio a chi vi legge?
Quale?

L’obbiettivo principale è quello di informare i lavoratori su ciò che stanno vivendo altri lavoratori e di stimolare solidarietà reciproca. Poi nulla ci vieta di postare un video ironico da Youtube, di salutare lo scomparso Pino Daniele o di fare gli auguri di buon anno; anzi, abbiamo spesso riscontrato che gli argomenti cosiddetti leggeri distendono il clima e facilitano la costruzione di buoni e solidi rapporti, se parlassimo solo di politica e sindacato saremmo solo dei compagni di viaggio, invece noi dobbiamo essere amici, migliaia di amici al bar che vogliono cambiare il mondo! Il nostro è un blog potenzialmente di tutti, nella sezione “contatti” ci sono le istruzioni per poter pubblicare un post, abbiamo aperto un indirizzo e-mail dedicato. Attenzione però! Il web è un mezzo, non il fine; accorcia distanze e tempi mettendo in comunicazione realtà lontane, ma poi, piaccia o meno, bisogna uscire di casa e lottare!

3- CUBlog è un'importante finestra sul mondo delle lotte. Con quali
lotte e realtà sindacali siete entrati in contatto con questo blog?
Avete stabilito qualche collaborazione in particolare?

CUBlog è curato e amministrato dal Coordinamento Cub Pirelli di Bollate, le realtà sindacali e di lotta con cui il blog ha avuto contatti sono le stesse che abbiamo conosciuto fisicamente nell’arco del nostro impegno sindacale. Ne cito alcune: Electrolux di Solaro, Auchan di Mazzano, RSU ASP Golgi-Redaelli, Famar Baranzate, Trafileria Gilardi di Sesto San Giovanni, Roche di Segrate, Flint Baranzate, i compagni dell’USI e i comitati No Tav e No Expo.

4- CUBlog collabora con "Io ho l'Endometriosi", come è nata questa
collaborazione?  Come procede? Prevedete di continuarla?

Vi ringrazio per questa domanda che mi da l’opportunità di parlare di endometriosi proprio nella settimana europea dedicata a questa patologia. Circa un anno fa venni a conoscenza di questa malattia da una mia parente che ne è affetta, le chiesi delle informazioni e dei riferimenti per approfondire e lei mi mise in contatto col comitato “io ho l’endometriosi”, il quale ha pubblicato sull’omonimo blog  decine di testimonianze di donne che raccontano il loro disagio e l’abbandono delle istituzioni. Così sottoposi la questione in CUB e decidemmo di impegnarci anche noi in questa causa. Da allora abbiamo avuto una splendida collaborazione con le ragazze del comitato, molti passi gli abbiamo fatti e molti altri ne faremo.
Si parla di endometriosi quando il tessuto che riveste l’utero si forma in altre parti del corpo causando dolori, aderenze, infiammazioni, infertilità, specialmente durante il ciclo. Non esagero se definisco l’endometriosi una vera e propria emergenza nazionale.
I lettori di questa intervista potrebbero domandarsi: perché proprio l’endometriosi è all’attenzione del vostro impegno sindacale? Drammaticamente semplice: sull’endometriosi convergono una serie di requisiti impressionanti. Primo: ha una diffusione abnorme, si stima per difetto che ne siano affette TRE MILIONI di donne in Italia (stessa diffusione del diabete); secondo: non è per niente conosciuta, neanche in campo medico, tant’è che dai primi sintomi alla diagnosi trascorrono in media 8 – 10 anni dove le donne malate passano la vita dentro e fuori dagli ospedali sentendosi dare delle pazze; terzo: colpisce solo le donne e le colpisce più duramente nel periodo mestruale, alimentando così il padre di tutti i pregiudizi: quello di genere.
ALLCA-CUB è impegnata in questa causa rivendicando una sanità pubblica d’eccellenza, esenzioni, permessi, collocamenti mirati e facendo campagna informativa. A tal proposito permettetemi di ringraziare pubblicamente anche voi di NO AUSTERITY che avete sempre dato spazio e importanza alla campagna su questa malattia.

 5- No Austerity da molta importanza alle lotte delle donne in quanto 
soggetto oppresso da questa società. È nato infatti anche un
coordinamento di donne in lotta al suo interno. Qual è la tua visione
del problema femminile, delle lotte delle donne?

La discriminazione di genere è un grande problema, fate bene a dare importanza alle lotte delle donne e a costituire un coordinamento come “donne in lotta”.
Donne e uomini non sono solo diversi anatomicamente, ma hanno spiritualità, emotività e predisposizioni intellettive differenti. Quello che non si vuole capire è che queste diversità non sono antitetiche, ma complementari in tutto e non solamente nella procreazione. La predominanza maschile nei centri di potere della società è senza dubbio uno dei più grandi errori della razza umana. Stiamo privando il ponte di comando di un intero universo. Solo una reale parità di genere potrà dare il migliore dei risultati possibili.

6- Per finire cosa pensate di No austerity e del suo tentativo di
coordinare varie vertenze partendo dalla base, cioè dai lavoratori e non
dai vertici sindacali?

Ho un’ottima opinione di No Austerty, supportata da diversi mesi di proficua collaborazione dove ci siamo trovati fianco a fianco a lottare nelle strade, nelle piazze, fuori dai cancelli delle fabbriche come nelle aule di tribunali.
Quella di unire e coordinare le lotte dei lavoratori è la strada maestra, l’unica percorribile per non farsi schiacciare dal sistema capitalistico. Spesso i lavoratori subiscono passivamente le divisioni delle varie sigle, dove il sindacalismo di base purtroppo non ne è esente. Entrano in gioco reticenze  alle cessioni di sovranità e brame di ostentare la propria etichetta: debolezze umane, direi. Per questo credo che l’idea di un soggetto politico intersindacale e su una reale base democratica sia un’idea efficace; e voi state facendo un ottimo lavoro.
Concludo ringraziandovi per questa intervista, augurando a No Austerity un futuro di lotta e conquiste, augurando alle “Donne in lotta” successo nelle loro rivendicazioni, infine permettetemi di fare un augurio speciale a CUBlog, che si appresta a spegnere la sua prima candelina con 126 post all’attivo: BUON COMPLEANNO!



 Diego Bossi
Coordinamento Cub Pirelli Bollate
Blogger di CUBlog

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